In questi giorni mi è tornata in mente una poesia di Eugenio Montale, incontrata alle superiori, ma che sta cominciando a diventare reale per me solo adesso... La casa dei doganieri. Mi vengono in mente i versi
Tu non ricordi; altro tempo frastorna
la tua memoria; un filo s’addipana.
Ne tengo ancora un capo; ma s’allontana
la casa e in cima al tetto la banderuola
affumicata gira senza pietà.
Ne tengo un capo; ma tu resti sola
né qui respiri nell’oscurità.
Le relazioni sono fili, legami, tengono insieme le persone, le loro storie e la loro storia insieme. Se a tenere i due capi del filo sono entrambe le persone, se nessuna lo lascia andare, il filo non si perde, uno chiama, l'altro risponde, il filo regge.
Meditando, come mi è stato chiesto, su Mt 3,16-17, mi è venuta subito in mente la parola relazione: che non è solo le due persone, ma anche il filo che le lega. E che lega tutti noi, gli uni gli altri...
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