giovedì 22 giugno 2023

Fuori stagione

Il mio luogo del cuore è senza dubbio questo, la Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo, per la precisione il versante che dà sulla Punta Barcarello.

Ho cominciato a frequentare questo luogo poco prima dell'inizio della pandemia, nel febbraio 2020, in tutte le stagioni tranne quella estiva: i motivi sono tanti, primo fra tutti la calura pomeridiana che non incoraggia la salita.

Frequento questo luogo come si frequenta un amico e a poco a poco me ne sono innamorata, senza riserve direi, se non sembrasse un facile gioco di parole. Ho cominciato a percorrere più volte lo stesso sentiero lungo la costa, imparando a riconoscere le piante dalla forma delle foglie, memorizzandone gli angoli nascosti e i colori cangianti del cielo, del mare e della terra a seconda dell'altezza del sole. Individuo l'altra isola, quella più lontana, appena metto piede dentro la riserva, intuendola azzurra dietro l'orizzonte, oltre quello scoglio.

Una volta dopo l'altra, ho intrapreso nuovi sentieri che mi hanno aperto ogni volta a nuovi incontri, sebbene fatti spesso degli stessi ingredienti. Non c'è stata una volta uguale all'altra.

Amo venire qui quando non c'è nessuno, ma mi fa piacere condividere il cammino incrociando brevemente altri iniziati, come fossimo parte dello stesso segreto.

Il tempo è dato ogni volta dal calare più o meno rapido del sole, d'inverno dietro le montagne, in primavera e in autunno dietro l'isolotto che rende unico questo paesaggio controluce. Conosco i profili dei monti, sono tracciati dentro di me.

Rimango qui fino al tramonto, naturalmente. L'ora che volge al desìo, come dice il Poeta. Tramonti ne esistono tanti, ma come questi non ce n'è.

Ieri per la prima volta sono salita nel pomeriggio del giorno più lungo dell'anno, quello del solstizio d'estate, e per la prima volta ho visto come ancora è cambiato il mio luogo del cuore. I frutti che stanno maturando hanno mutato il volto alle piante che già conoscevo e nuovi colori mi hanno fatto accorgere di esseri che non avevo ancora visto.

Durante il cammino, mi hanno fatto compagnia le lucertole, attentissime ad ogni minimo mio movimento. Mi scuso con loro per averle fatte spaventare per non aver saputo mantenere intatto il silenzio.

Il messaggio è arrivato chiaro: frequentami anche d'estate, è adesso che trovi i miei frutti, ciò per cui fatichiamo tutti su questo pianeta. Tutto si compie e finalmente ha il suo senso, ma devi metterti in cammino e venire a guardare con i tuoi occhi. Fino al tramonto, ma anche di più.