martedì 27 maggio 2014

nuove poesie tra i rami

Stamattina la mia prof Maria Antonietta ha tenuto un incontro di scrittura presso la scuola media statale Virgilio, in occasione dell'inaugurazione della Biblioteca a Danilo Dolci. 
Siamo partiti da un testo tratto da "Cittadella" di Antoine de Saint-Exupéry che parlava di alberi...


Alberi come nodi tra il cielo e la terra, come tappe e passaggi del mistero della vita, del tempo, del cosmo...
Da questa intensa lettura abbiamo tratto ispirazione per un nostro testo in prosa che poi abbiamo condensato in una breve poesia.



Le nostre "poesie-segni" si sono trasformate in cartoncini poetici da appendere sull'albero all'ingresso della scuola.


Ed ecco il risultato...










lunedì 26 maggio 2014

quanta bellezza - qui e ora

Il 22 maggio scorso qui, in questa città, è accaduto un miracolo.


Tutto è nato da una telecamera rubata. Einsieme gio, quelsognogno divenrealtà nondìazione inattesa da parte di tanta gente.
È successo a un ragazzo che crede nella possibilità della RESURREZIONE. Proprio così. Crede che sia possibile che da una "morte" - quale che sia - possa venire la vita. E venire in abbondanza.

Il risultato è stato una serata magnifica di cui posso condividere qualche immagine, ma mai rendere appieno ciò che abbiamo provato tutti quanti. Grazie ad Azzurra De Luca per le foto meravigliose.

Gabriele Camelo
l'uomo che crede che la bellezza
salverà Palermo

Gabriele con Claudio La Russa

Giuseppe Fernandez
un uomo coraggioso
(e sua moglie, una donna coraggiosa!)

le foto di Clara Greco

Clara Greco e Dino Pizzuto,
che ha musicato in diretta la presentazione delle foto

Eleonora Letizia Futura,
la Ragazza con la Chemio nella Borsetta
che crede anche lei che si possa risorgere ogni giorno


la qui presente Adele, che ha timidamente presentato il progetto Poetree2014
e la mitica prof "insognante" Maria Antonietta La Barbera
La voce incantata di Lucina Lanzara

le parole della Casa delle Arti di Misilmeri

e siccome il bene è contagioso, le donazioni della serata
vanno a chi si occupa di letture per bambini
nelle sale di attesa dei pediatri

e per finire, si chiude in bellezza con Sara Elleri e il duo Numavìa
niente popodimenoche con Era de Maggio!!!! 
Alla fine della serata, una signora dal bel sorriso si avvicina per propormi di appendere le poesie l'indomani nel corso della manifestazione per il 23 maggio a cui partecipa la sua scuola e il liceo artistico. Io non potrò esserci, ma accanto a me la mia "insognante" dà la propria disponibilità

Diceva dom Helder Camara che se uno sogna da solo, il suo sogno rimane solo un sogno. Ma se uno sogna insieme agli altri quel sogno diventa realtà.

venerdì 23 maggio 2014

ogni 23 maggio

Il calendario di noi siciliani è fatto di martiri. Quasi uno al giorno.
Ma ricordare i martiri significa fare uno sberleffo agli assassini:
"Volevate ucciderli? Potete uccidere i corpi, ma non le idee."

Le loro idee camminano sulle nostre gambe

E quindi questo 23 maggio, che ricorda la data in cui iniziò a cambiare il modo in cui noi gente comune parliamo di mafia, ci sono state tante feste nelle piazze, ad esempio quelle organizzate dall'iniziativa Scacco matto alla mafia.

ph. Maria Antonietta La Barbera
Grazie alla serata del 22 maggio, e alla mitica prof che si è resa disponibile, alcune #poetree2014 sono state appese dai bambini della scuola primaria "Garzilli" agli alberi di piazza Unità d'Italia, insieme alle opere degli studenti del liceo artistico "Catalano". 




Nel pomeriggio sono passata da via Notarbartolo proprio alle 17.54.




Ogni anno che passa mi chiedo se questo sia il modo giusto di fare memoria.
Quest'anno mi hanno aiutato a superare questa sensazione di disagio che urla dentro di me un libro e un film.

Il libro è quello di Fabio Giallombardo, La bicicletta volante (ed. Autodafé), e racconta in parte i mesi di quel fatidico 1992 quando tutti noi che eravamo di maturità ci siamo sentiti prendere di peso e dare una bella scrollata. Eravamo ragazzi insieme, io e Fabio, e quei mesi li abbiamo vissuti tra impegno sociale, preparazione degli esami e vita da adolescenti. 
Il risultato è un bel colpo nello stomaco. Ma dopo vent'anni ci vuole.

Il film è il sicilianamente divertente (= si ride di cose serie e se ne dicono cose terribili) e necessario La mafia uccide solo d'estate, di un altro ragazzo un po' più grande di noi.



E questa meravigliosa scena finale - che forse solo noi che c'eravamo e avevamo 18 anni possiamo capire - mi fa pensare a questi versi di Ungaretti:

Ma nel cuore 
nessuna croce manca
È il mio cuore 
il paese più straziato

lunedì 19 maggio 2014

"Quel cielo di Lombardia..."

"Quel Cielo di Lombardia, così bello
quand'è bello, così splendido, così in pace..." (A.Manzoni) 

Milano a maggio. È la seconda volta che vado da quelle parti in questo periodo e devo dire che probabilmente la "capitale morale" dà adesso il meglio di sé. Le immagini parlano da sole :)

guardando in alto in Galleria
Ho riflettuto sul fatto che il web 2.0 abbia cambiato anche la nostra percezione delle città: non è la prima volta che visito Milano, ma stavolta ho trovato segni del passaggio o delle idee e delle emozioni delle persone (reali) che ho incontrato virtualmente in rete in tempi recenti... e mi è sembrato molto significativo.
dietro al Duomo ho visto la firma di ivan
e ho capito che era il luogo giusto per Poetree...






Quando poi ho notato che c'era una martenitsa appesa allo stesso albero...
non ho avuto più dubbi :)

Milano, un po' come New York, è fatta di luoghi mitici.
Per esempio, Largo Augusto.



Nel pomeriggio di sabato 17 ecco il vero motivo della mia visita.
Appuntamento a piazza San Fedele, sotto lo sguardo protettivo e un po' paternalistico di Alessandro Manzoni...



Belli gli sposi, davvero raggianti.
Provvidenzialmente, ho trascritto la mia intenzione per la preghiera dei fedeli in un biglietto acquistato alla mostra di Klimt...




La domenica mattina, programma intenso!!! All'apertura, Museo del '900, dove il visitatore si perde nel secolo breve... ma inizia a perdersi in compagnia di tante persone...


Tra le varie opere, talvolta dolorose e complesse come il secolo nel quale mi sono trovata a nascere, qualche vecchia conoscenza...




E per finire la mostra su Munari (che era il principale motivo della mia visita). E ho scoperto che abbiamo molto in comune. (Beh, molto, non mi monterei la testa... ma insomma, certe sue idee sono proprio nelle mie corde... sarà che sono nata nel periodo in cui le sue intuizioni venivano in un certo senso messe in pratica anche a scuola? vedi come si contagiano le idee!!!)



Dopo un pranzo con gli amici di sempre, le nostre strade si separano e io torno ad esplorare la città, alla faccia di Google Maps. Perché questo luogo offre agli occhi e alla mente squarci di incanto dove meno te l'aspetti.











Questa volta la mia meta è il Museo Diocesano, dove è stata appena inaugurata una mostra dedicata alle opere pittoriche di Don Lorenzo Milani.


Che belli tutti questi parchi pieni di gente... in questa giornata di cielo meraviglioso!!!

E al Museo, tra le opere di don Milani, trovo questa citazione.



Piena di senso di mistero per quello che significano (e che significano per me), mi rimetto in cammino e arrivo fino a porta Ticinese, dove c'è la basilica di San Lorenzo. Conoscevo il posto ma non ero mai entrata.



Sarà un caso che lì si ritrovino tutti i miei santi preferiti? Mi siedo ad ascoltare un po' l'omelia e poi ritorno verso l'albergo, verso il 73 che mi porta a Linate... e verso una Palermo che ora mi farà più male.

domenica 11 maggio 2014

riuscire a vedere ciò che non si vede (più) 2/2




Palermo apre le porte è da vent'anni un importante appuntamento per conoscere meglio questa meraviglia un po' sbrindellata che è la mia città.

Oggi ho deciso di andare a visitare un luogo poco noto agli stessi palermitani: Danisinni. È a due passi dalla Cattedrale e da Palazzo dei Normanni, a due passi dalle Catacombe dei Cappuccini. Eppure se chiedete informazioni al palermitano medio vi guarderà in modo interrogativo.

L'appuntamento sul programma era per la messa alle 10.30 (trattabili) alla Parrocchia di S.Agnese.


Dopo la messa, molto allegra e partecipata, ho visitato la cripta della chiesa e la mostra con le notizie storiche, con la guida degli alunni dell'ICS Bonfiglio-Colozza.




Ecco qualche foto mia, scattata entrando da via Danisinni. 

un magnifico orto, oggi

la via Danisinni, con quello che oggi è l'orto qui sopra, i panni stesi ad asciugare e tante grotte sullo sfondo.
Il palazzo con le tre finestre in fondo a destra c'è ancora...

Basta entrare nel vicoletto della chiesa e sembra di stare in un altro luogo e in un altro tempo...

Lo stesso orto delle prime foto, visto dalla finestra della casa di fronte che ospita i locali della Parrocchia.
 Quello in fondo invece è il muro che divide Danisinni da via Cappuccini.
C'è anche uno spaventapasseri, che spicca con la sua maglia rossa tra le verdure.

Negli scorsi giorni ci sono state parecchie attività nel quartiere e nel cortile parrocchiale. Anche qui, come in molte parti della città, la Comunità precede il Comune (nel bene e nel male). Mi ha ricordato molto le comunidades brasiliane, il vero cuore delle città brasiliane. Abbandonati dal resto del mondo, ci si arrangia, tutti insieme. 

Angelo nel cortile della Chiesa
Un bel modo di vedere la vita :)

Poi finalmente sono riuscita a trovare Enzo Patti (ok, lo confesso, uno dei miei miti: ricordo di aver visto delle sue opere da ragazzina e poi ancora più grande e di essere rimasta incantata!) che stava per iniziare un tour insieme a una coppia di suoi amici architetti... mi sono aggiunta anche io, ed è stata una sorpresa bellissima!

Innanzitutto, il maestro Patti ci ha portato all'interno del giardino della scuola "Galante" (una cattedrale nel deserto, inutilizzata da quasi dieci anni...) dove lo scorso 9 maggio - data più che significativa - il Papireto è tornato a fare la sua apparizione...

la ri-sorgente del Papireto - inaugurata il 9/5/2014

"al centro del rione c'è una piazza e al centro della piazza un asilo
circondato da un piccolo giardino dove è stata fatta riemergere
una delle tante polle d’acqua che alimentano il Papireto,
il fiume che, sepolto in un canale sotterraneo nel XVI secolo dagli spagnoli,
scorre sotto alcune strade di palermo e sbocca alla Cala"

Poi abbiamo fatto un giro per la piazza e su per la salita "sopra la grotta."


Le originali panchine, realizzate dall'architetto Celauro che era con noi, e sistemate per intervento comunale.
Sarebbero fantastiche, se solo ci fosse l'ombra...

Salendo per la salita di via Sopra la Grotta, ruderi e fiori.
E tappeti tagliati a metà.

Un altro punto di vista... Sembra quasi di stare in un villaggio turistico sui generis all'interno della città.
Spesso gli abitanti si riuniscono la sera per grigliate e arrustute che coinvolgono tutti quanti. 

Salendo lungo la scalinata, sembra davvero di attraversare un varco spazio-temporale, una specie di quantum leap... Il caos ha un ordine, tra i ruderi (i bombardamenti? l'incuria plurisecolare?) emerge una bellezza nascosta, regalata in premio a chi si avventura a cercarla.

un roseto odoroso per la Santuzza
Una signora ci invita a visitare quello che tutti si fermano a fotografare: una colonna angolare all'interno del cortile della sua abitazione. Segno che il palazzo è antico... "Almeno cent'anni..." sottolinea con orgoglio un parente della signora. "Anche di più" conferma la nostra guida...


Perché con la Storia qui ho la sensazione che ci si faccia i conti tutti i giorni. La storia che cade a pezzi e quella che continua imperterrita a stare in piedi, nonostante tutto.
Le persone si fermano a parlare. Questi giorni in cui Danisinni apre le porte alla città sono importanti per tutti: gli stessi abitanti hanno avuto modo di scoprire pezzi della propria storia. Un signore ci diceva giustamente che qui sono abituati a vedere passare turisti che si fidano delle cartine, percorrono via Danisinni, arrivano in piazza e si perdono... perché i nomi delle strade non corrispondono più a quello che c'è nella realtà.



Proseguiamo la passeggiata sulla via del ritorno, ripercorrendo la scalinata. È bello sapere che ci sono sognatori che scommettono sui luoghi e le persone su cui pare non scommettere mai nessuno. Mi fermo a fotografare i miei compagni di cammino. Qui c'è tanto da fare. E tanto da farsi insegnare.


Tra le cose che mi sono persa nei giorni scorsi c'è stata la "Pinacoteca volante" degli allievi dell'Accademia di Belle Arti... 



Tra le foto, ho riletto la frase di ivan che mi piace tanto: 

"Chi getta semi al vento farà fiorire il cielo"

9 maggio 2014. aquiloni dipinti da allievi dell'accademia di Belle Arti di Palermo
alla inaugurazione della 
ri-sorgente del fiume Papireto, giardino di Danisinni (ph. Enzo Patti)

In questo video di Maria C.Fontana e Valentina Butera, realizzato con i ragazzi del progetto Sognando Danisinni, c'è un po' di passato, un po' di presente e un po' di futuro...



Così, ringraziando per le belle scoperte della mattinata, lascio anche io qualcosa di mio sull'albero di fronte all'orto che mi ha accolto all'ingresso. Tre cartoncini di poetree con le poesie realizzate con il cut-up. Sperando di non essere troppo invadente.



Sarà un arrivederci.