sabato 8 novembre 2014

Pezzi di cuore





There is a crack in everything
That's how the light gets in.
 Leonard Coen, Anthem

martedì 7 ottobre 2014

Siediti. È festa: la tua vita è in tavola.

Love After Love

The time will come
when, with elation
you will greet yourself arriving
at your own door, in your own mirror
and each will smile at the other's welcome,

and say, sit here. Eat.
You will love again the stranger who was your self.
Give wine. Give bread. Give back your heart
to itself, to the stranger who has loved you

all your life, whom you ignored
for another, who knows you by heart.
Take down the love letters from the bookshelf,

the photographs, the desperate notes,
peel your own image from the mirror.
Sit. Feast on your life.





Amore dopo amore

Tempo verrà
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognun sorriderà al benvenuto dell'altro 

e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato

per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d'amore,

le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. È festa: la tua vita è in tavola.

(traduzione di Barbara Bianchi, da "Mappa del nuovo mondo", Adelphi)

(Oggi compio 40 anni.)

domenica 28 settembre 2014

Quando penso al mare

Ecco un primo assaggio delle sculture-poesie dei miei alunni...


L'ispirazione è arrivata dalla poesia "Penso al mare" di Chiara Carminati tratta da "Il mare in una rima", Mondadori

Eccomi nel bel mezzo del lavoro a scuola :)



(Ed ecco anche i miei modellini)

Caricamento
Prove tecniche #1 #work_in_progress #scuola


Caricamento
Quando penso al mare n.1 Modellino di #scultura_effimera per la #scuola su #poesia di #ChiaraCarminati

sabato 30 agosto 2014

talenti

L'estate è agli sgoccioli e finalmente sono riuscita a leggere tre dei libri che mi ero scelta accuratamente e imposta di leggere prima di settembre (!)Ho conosciuto Austin Kleon tempo fa, quando ho iniziato a interessarmi di scarabocchi, disegni e caviardage. Lo ammiro molto, non solo per il suo lavoro artistico, davvero geniale, ma anche per come riesce a comunicarlo e a condividere con gli altri ciò che ha scoperto nel suo percorso personale.

Nel primo volumetto, Steal like an Artist (edito in Italia da Vallardi, disponibile in e-book - qui un'altra recensione), Kleon suggerisce come lasciarsi ispirare da tutto ciò che ci circonda con lo scopo di diventare noi, a nostra volta, fonte di ispirazione per gli altri. Perché innanzi tutto bisogna riconoscere che siamo tutti interconnessi e che è lo scambio dei nostri talenti e delle nostre idee che può rendere migliori noi stessi, gli altri e il mondo che ci circonda.


E la cosa fantastica è che funziona con tutto, mica solo con le "cose artistiche" :)

Il secondo volume, Show Your Work, è - se possibile - ancora più interessante: cosa vuol dire "mostrare" il proprio lavoro nella nostra epoca in cui se non sei nei social network di fatto non esisti? 


E anche qui, i consigli sono preziosi per tutti, non solo per chi lavora nel campo dell'arte ma per chiunque abbia qualcosa da comunicare. Cioè TUTTI. Perché tutti abbiamo qualcosa da dire. E se non riusciamo a dirlo è una disdetta per tutto il mondo. Il problema è comunicare nel modo più bello ed efficace, che non danneggi nessuno e che davvero aiuti tutti gli altri a crescere....

E arriviamo al terzo libretto, finito proprio poco fa - ma da rileggere e da meditare: Il libro del Talento di Cristiano Ghibaudo. Il segreto in fondo è sempre quello: qual è il mio talento? come posso riconoscerlo? come posso esprimerlo?
Tempo fa una cara amica e collega mi regalò Il codice dell'anima di James Hillman che parla di daimon e di come riconoscerlo. Mi incuriosì molto, ma alla fine ero rimasta della convinzione che solo i geni ne possedessero uno.
Il pregio notevole di questa favola è che il talento "serve" a se stessi e agli altri. Se non viene messo a disposizione degli altri - semplicemente - muore. Non a caso, infatti, il sottotitolo recita "Trovare e coltivare il proprio e quello altrui nel lavoro e nella vita". Tanti manuali fanno riferimento allo sviluppo personale, ma in questo, sebbene meriti riflessioni più approfondite, l'accento è posto sulla gioia, la bellezza e soprattutto sulla necessità di aiutare anche gli altri a scoprire il proprio talento.



Questa è forse una delle lezioni più necessarie e dure da apprendere. Perché mettere il proprio talento a disposizione degli altri implica cose difficili e "fuori moda", come impegno, responsabilità e capacità di sperare. Il talento è un potere: come tale è ambivalente, bisogna indirizzarlo, incanalarlo e riconoscerne i limiti.
E qui penso alle mie personali responsabilità, come educatrice, oltre che come essere umano. Mi convinco sempre di più che tutti siamo educatori gli uni degli altri, che ci educhiamo insieme a diventare sempre più umani, o meglio, che questo è quello a cui dovremmo mirare... Sarà che sto riscoprendo Paulo Freire e l'importanza dell'umanizzazione... o sarà che sono finite le vacanze e come al solito proprio alla fine mi vengono in mente diecimila idee da approfondire?!? Ecco, vedremo di imparare a trasformare questo mio limite in una risorsa :)


Infine, un ultimo consiglio di lettura:

Matteo 25,14-30
Parabola dei talenti
«Poiché avverrà come a un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partì. Subito, colui che aveva ricevuto i cinque talenti andò a farli fruttare, e ne guadagnò altri cinque. Allo stesso modo, quello dei due talenti ne guadagnò altri due. Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò a fare una buca in terra e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo, il padrone di quei servi ritornò a fare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto i cinque talenti venne e presentò altri cinque talenti, dicendo: "Signore, tu mi affidasti cinque talenti: ecco, ne ho guadagnati altri cinque". Il suo padrone gli disse: "Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore". Poi, si presentò anche quello dei due talenti e disse: "Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due".  Il suo padrone gli disse: "Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore". Poi si avvicinò anche quello che aveva ricevuto un talento solo, e disse: "Signore, io sapevo che tu sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; eccoti il tuo". Il suo padrone gli rispose: "Servo malvagio e fannullone, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; dovevi dunque portare il mio denaro dai banchieri; al mio ritorno avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quel servo inutile, gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti".

mercoledì 20 agosto 2014

in trasferta


Ok, quello di cui si parla in questo post è avvenuto un po' di giorni fa, all'inizio del mese... ma non riesco ad aggiornare il blog in tempo reale (e forse questo è un bene, così ricordo e rifletto prima di scrivere!)... così ecco qualche spigolatura del mio assaggio di Monaco di Baviera.

Marienplatz riflessa sul vetro dell'autobus.

Cominciamo dai mezzi pubblici e dai trasporti. Trasporti eccezionali, verrebbe da dire! Puntuali ed efficienti... e le piste ciclabili funzionano davvero a pieno ritmo. Sembra quasi che sia il paradiso dei ciclisti (in senso buono!).


Può capitare anche di trovare (p)artigiani della bellezza tra gli autisti dell'autobus: arrivato in anticipo alla fermata, quest'uomo - davvero poeta - scende dal mezzo per fotografare l'aiuola fiorita. 

Uno dei mille e mille luoghi dove essere (p)artigiani risulta davvero facile è il Giardino Inglese.


La moda dei lucchetti a ponte Milvio (di mocciana memoria) qui è diventata impresa seria e affare davvero permanente...

Kristina & Gregor si ameranno davvero per sempre?
Vogliamo essere ottimisti...
Del resto, non è l'unica cosa "per sempre" in questo immenso parco verde, pieno di pace e serenità...
Le panchine, che da noi risultano ricoperte di "Sara ti amo" "Jessica tvb" e "Tony 6 la my vita" (cit.), in quel di Monaco risultano ordinatamente dedicate all'amore (serio, imperituro, solido e stabile) dichiarato su una targhetta dorata incisa in caratteri tipografici.
 



La bellezza, a Monaco forse in modo particolare, si manifesta ad ogni passo, anche mentre vai al supermercato o alla fermata della S-bahn...

un attacco di yarn bombing vicino la chiesa di S. Margherita

bimbetti che giocano sopra un portone...
e naturalmente anche nei luoghi ad essa deputati...


AsamKirche - dedicata a S.Giovanni Nepomuceno
chiesa di S. Michele
 ma devo dire che quando ci siamo trovate di fronte a questa meraviglia avremmo voluto un supplemento di occhi...

Nella chiesa dello Spirito Santo infatti, fino al prossimo inizio di settembre, c'è un allestimento artistico e spirituale, un percorso arboreo di meditazione e preghiera, con dei meravigliosi uccelli di carta che pendono sospesi in volo dal soffitto...


Siamo rimaste senza fiato.

Bellezza è anche nelle scelte coraggiose delle persone. Come i fratelli Scholl, che costituirono la Rosa Bianca e scelsero di non stare dalla parte sbagliata...


anche quest'altro monumento mi ha incuriosito molto:


È dedicato a Kurt Eisner, politico pacifista di cui ignoravo l'esistenza. La scritta dice che la vita di ogni uomo dovrebbe essere considerata santa. Concordo in pieno.

Alla Neue Pinakotek (prima che mi si scaricasse la batteria e quindi mancassi i meravigliosi Girasoli di Van Gogh... sgrunt!) è capitato anche di trovare un pezzo di casa...


Ma siccome sono rimasta piccola dentro, una parte di me è rimasta a Legoland... tra un mattoncino e l'altro...



...sono riuscita anche a farmi un souvenir di lego da portare agli amici...


E infine...



...ho partecipato, insieme alle mie socie di viaggio,  a un'opera collettiva per la pace, in occasione del centenario dello scoppio della I guerra mondiale.



Perché non c'è bellezza senza pace. 
E viceversa.

sabato 9 agosto 2014

Incontrare la bellezza…


martedì 29 luglio 2014

le cose belle arrivano per posta (anche)

Tempo fa ho deciso di partecipare a uno "scambio di cartoline poetiche" organizzato dalla sempre-vulcanica Tina Festa .

Si trattava di realizzare 4 cartoline con la tecnica della found poetry o del caviardage e di spedirle a quattro altri partecipanti.

Ci ho messo un po' (e le prime due che ho realizzato si sono nascoste per bene... così ho dovuto farne altre due) ma alla fine ne sono venuta a capo!

Ed ecco i risultati... e un po' di "dietro le quinte"...



Mi piace il colore del cielo al crepuscolo. Ha delle sfumature che è difficilissimo catturare, ma che ti riempiono gli occhi di meraviglia. Le parole sono tratte da una poesia di e.e.cummings e rielaborate da me in un testo nuovo (no, lo specifico nel caso a qualcuno venisse in mente che non è opera mia!)

fragile
è il buio:
sparge stelle
nel cielo,
nei suoi occhi.


(c)Adele Cammarata
La seconda è ispirata a Itaca e agli Ulisse di ogni tempo...

di nuovo a Itaca:

vivere lontano,
navigare
in lungo e in largo
(e rimanere nessuno)


(c)Adele Cammarata
Mi fa pensare ai tanti che si credono "nessuno" e sognano un'altra vita... in questo caso, le parole sono prese da un vecchio libro di esercizi di latino di una zia...


Tra gli acquisti migliori degli ultimi mesi c'è il libretto di cui sopra: le poesie di e.e.cummings, uno dei miei preferiti, è piena di meraviglia e di stupore.
Questa volta mi sono lasciata ispirare da questa:


che è diventata questa:


Il tempo
magicamente
indugia
tra le luci
e le ombre
di questo
giardino.

(c) Adele Cammarata

E infine, l'ultimo nato:


anche queste parole provengono dal vecchio quaderno di esercizi di francese trovato al mercatino dell'usato qualche giorno fa...



noi
desideriamo
questo luogo,
questa sera?

(c) Adele Cammarata
Perché il desiderio è la chiave. Desiderare il presente, questo luogo, questa sera.

Nei prossimi giorni le cartoline prenderanno il volo...verso dove? quando arriveranno?
Anche io ne attendo altrettante che naturalmente pubblicherò qui man mano che le riceverò :)

venerdì 25 luglio 2014

semi e girasoli - quasi una parabola

In questi giorni i girasoli che avevo seminato qualche mese fa stanno fiorendo in tutta la loro bellezza.



È stato bello vederli aprirsi a poco a poco, come un bimbo che si sveglia con gli occhi ancora impastati di sonno.


E poi finalmente un mattino li trovi aperti e pronti a seguire il sole.


È davvero sorprendente.
Soprattutto se penso che li ho seminati con le mie mani (io che solitamente ho il pollice verso).
Ho piantato una dozzina di semi, seguendo attentamente le istruzioni, in parte in due vasi sul terrazzo esposto a sud-est e in parte in due vasi che sporgono dalla finestra a nord-ovest.
La notte però, quando li controllavo prima di andare a letto, sembravano afflosciati, quasi moribondi.
I primi a germogliare sono stati quelli a nord-ovest (ci avreste mai scommesso?) ma non tutti. Il più veloce ha raggiunto un'altezza strabiliante, ma sembrava non volersi mai fermare a fare il fiore. Nel vaso accanto, un'altra pianticella, più discreta, si è fermata a un certo punto (mentre cominciavano appena a crescere i due steli in uno dei vasi a sud-est). E a poco a poco era sempre più chiaro che sarebbe venuto fuori il primo fiore.


Come se fosse suonata la sveglia, uno dopo l'altro si stanno aprendo tutti i fiori che si sono formati, tre a nord-ovest e due a sud-est.
Quindi in tutto ho piantato diciamo 12 semi e sono spuntate 6 piantine di cui solo 5 sono fiorite.
Sembra un problema di matematica.

Ma qui viene il bello, che mi ha colpito in piena faccia l'altra sera mentre davo l'acqua alle piante.

I semi erano tutti apparentemente uguali e ugualmente fertili.
Alcuni sono germogliati, altri no.
Di quelli germogliati, solo alcuni sono cresciuti.
Di quelli cresciuti solo alcuni sono fioriti.

Ora, davanti a me ho due possibilità:
  1.  Piangere e disperarmi per i semi che non si sono mai aperti e per i germogli che non si sono sviluppati
  2. Continuare a curare e meravigliarmi per i girasoli che si sono aperti e che testimoniano al mondo il miracolo della gioia
(E se fossero proprio i semi non germogliati ad aver nutrito il terreno che ha fatto crescere le altre piante fiorite? Non possiamo saperlo, ma sarebbe bello crederlo...)

Questa cosa mi si è presentata davanti come quelle verità che ammettono solo di essere contemplate, non messe in discussione. E dovevo condividerla con qualcuno.
Così mi sono messa a creare, e nel pomeriggio seguente è venuto fuori questo:




Semina per tempo
e attendi con perseveranza

(c) Adele Cammarata 2014
Buona attesa a tutti.

venerdì 18 luglio 2014

poesie a scacchi in Piazza Lolli


Ebbene, (p)artigiani, siete pronti a giocare a scacchi? Allora oggi a Piazza Lolli c'è pane per i vostri denti! (Ma se non ci capite un gran che come me, potrete sempre imparare!).
Il comitato di quartiere Social Street Palermo, zona Lolli-Malaspina, sta cercando di sollecitare tutti (Amministrazione comunale e cittadini) a rendere vivibile una piazza che è tanto centrale e cruciale quanto dimenticata e normalmente degradata. C'è qualcuno fra di noi che crede che con la bellezza si ottiene tutto (pazzi) e quindi ci stiamo dando da fare per fare emergere la bellezza e non lasciare che la monnezza ci sommerga! E oggi il Centro Scacchi di Palermo ci dà una mano ad accendere il pensiero.


Per l'occasione, anche #poetree è presente con versi a tema: alcuni miei e altri di poeti più o meno celebri che agli scacchi si sono ispirati. Mi sono persino cimentata con il siciliano per la prima volta! (Quindi siate clementi). Eccola qui, con il cuore a metà perché purtroppo i venti di guerra (quella vera) continuano a farsi sentire sempre più forti...


Cu c’è c’è
‘a
riggina ccu lu re
li
cavaddi ccu l’alfieri,
li
du’ torri pidd'arreri,
pidd'avanzi su schierati
una para di
surdati
priparàti ppi la guerra
comu tanti ‘nta 'sta Terra.
Ma
stavòta è solu un jocu
e
avissi a durari pocu!'

§§§ Aggiornamento in serata §§§

Ed eccola qui, Piazza Stazione Lolli, in tutto il suo splendore ritrovato (e speriamo che non sia momentaneo...)!




Diciamo subito che tutto quello che nelle maggiori città europee è normale da noi è un evento straordinario: ma davvero è un evento straordinario, realizzato con la fatica e la disponibilità di tante persone.
Appena arrivata, giusto il tempo di scaricare le scacchiere e sistemare alcuni dei bigliettini con le "poetree", che un paio di ragazzini mi hanno chiesto di insegnare loro a giocare a scacchi. (Premessa: non gioco a scacchi da almeno 10 anni e il mio livello di gioco si limita alla conoscenze delle regole - strategia zero!) Mi sono divertita tantissimo! Ho anche giocato una partita (vinta a mia insaputa!).





La bellezza della piazza - PULITA e ordinata - era pari solo a quella delle persone presenti. 
L'immancabile schiticchio finale, per il quale si ringraziano le persone che hanno cucinato e il bar Sonia che ha offerto le sue dolcezze, è stato affiancato da scambi di ricette, conversazioni per una volta socievoli... oltre che "social".


Vedere mamme e bambini gironzolare tranquillamente tra le panchine, gli scacchi, la fontana (funzionante) e le aiuole faceva davvero venire il cuore, come si dice da noi. 
Perché il territorio si presidia occupandosene e occupandolo.



 I biglietti delle #poetree stavolta erano a tema: alcuni petit onze dedicati agli scacchi e qualche verso mio, più alcuni versi di tre tra i tanti poeti amanti di questo sport...


Qui le foto "ufficiali" del pomeriggio di oggi. 

Ecco i miei petit onze 


RE
mio è il regno
mio lo scettro
ma comanda
lei.

REGINA

quando esco allo scoperto
sono assai pericolosa:
guardati bene
intorno!

PEDONE

Sono solo una pedina
su questo quadrato
vado avanti
inevitabilmente.

CAVALLO

Avanzo di tre passi
poi subito scarto
di colpo
impenno.

TORRE

Alta sulle mie pietre
difendo il regno
sempre muovendomi
perpendicolare

ALFIERE

Ti guardo di sbieco
mio prossimo nemico
sei pronto?
AAAAHM!

§§§

MATTO IN UNA MOSSA

Quando il tuo sguardo
ha incrociato il mio
allora, 
in una mossa,
in una mossa sola
ho saputo
d’essere spacciato.

 §§§

Ed ecco alcuni versi dei poeti-poeti :)

O tu, il cui languido sguardo
dà scacco al re di Babele
senza cavallo e torre,
alfiere e pedina e regina!
Omar Khayyám

A che servon le Torri
se il Re è preso al bavaglio?
Può vincer la partita
un pedone audace.

Ho Chi Minh

Lieve re, sbieco alfiere, irriducibile
Donna, pedina astuta, torre eretta,
Sparsi sul nero e il bianco del cammino
Cercano e danno la battaglia armata.
Jorge Luis Borges 

Grazie agli organizzatori e a tutti quelli
che ci stanno mettendo la faccia!
Facciamo in modo che si possa fare
OGNI VOLTA CHE NE ABBIAMO VOGLIA!!!


Ecco il post con il video