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"appunti di didattica onirica" di Marcello Cataliotti |
A un funambolo
somiglia il mio amore
sul filo che ci lega
in equilibrio:
a ogni passo lo stesso abisso
- gli occhi chiusi che guardano lontano
verso il paradosso
del perdere e del trovare,
del desiderio di non desiderare
altro
che il tuo bene
che è anche il mio,
senza altra scelta
che non sia l'andare
- per compagni solo l'aria
e il mio respiro
e il filo
e l'abisso -
l'andare senza fine
fino alla fine
fino alla fine
senza mai arrivare
senza voler tornare
senza voler tornare
con la sola tangibile certezza
del filo sotto i piedi
del filo che ci lega
anche se non ti vedo
anche se non mi vedi
(ispirato inconsapevolmente anche da questo articolo di Antonia Chiara Scardicchio, Epistemologia. Misericordia. Coraggio.Calvino, Bateson e il respiro dell'acrobata sul filo)
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