Dunque, sono sparita per una settimana...
dov'ero?
A Levanzo!
E chi mi ci portava?
Il vento,
il vento che racconta le cose
e che spazza i pensieri...
Dall'anno scorso si svolge nel mese di luglio il Levanzo Community Fest e quest'anno il primo laboratorio era Vento io ti racconto, dal 9 al 15.
A lasciarci ispirare dal vento eravamo in sette: io, Antonella, Josefina, Lorenzo, Marcella, Rita e Viviana, ciascuno con la propria bellissima e variegata storia personale. Se non siamo volati via però, ciascuno perso nelle proprie idee e portato via dal maestrale, è grazie alla maga dei racconti Beatrice Monroy, che ci ha tenuti coi piedi per terra e ci ha fatto arrivare dove le nostre storie potevano raggiungere tutti, anche se il tempo è stato davvero troppo breve...
Siamo partiti dalla pineta di cala Minnola, passando per il tramonto ai Faraglioni, ma le storie che sono venute fuori parlano di tempi e luoghi lontani e vicinissimi, di miti eterni e di attualità, di tradizioni e di occhi che cambiano.
Un laboratorio nutriente e ricco di persone interessanti (posso dimenticare Caterina? e il piccolo Federico che mi ha insegnato a dare i nomi ai giochi con il mare? E il cuoco Pietro, coi baffi da pirata, del ristorante Romano che si è preso cura di me? e Nino Oliveri con le sue fantastiche foto? e Martino, collega dei miei genitori ritrovato in veste di esploratore? e poi altre persone fantastiche che ho avuto modo di conoscere solo per un "assaggio", come Ester e Maria Cucinotti...) che mi ha fatto comprendere tra le altre cose la vastità enorme della mia infinita ignoranza a cui proverò invano a porre rimedio :D
(ah, il mio racconto, per chi volesse curiosare, è qui)
Gli ultimi giorni non si possono raccontare
facilmente. Dal racconto scritto siamo stati catapultati dentro il racconto orale da Mimmo Cuticchio (per il quale non ci sono definizioni adeguate!). Un'esperienza nell'esperienza, un incontro nell'incontro, che mi ha fatto tornare bambina tra le storie dei nonni e ci ha fatto viaggiare (perché "ogni storia è un viaggio"!) in territori noti e meno noti. Il suo cunto di venerdì, con Angelica che si perde nel bosco, ci ha trasportati in un luogo incantato, ma la parola incanto lo accompagna sempre, persino a pranzo!
Tutti insieme, accomunati dall'amore per le storie (che è amore per gli esseri umani) e dall'amore grandissimo e difficile per la nostra terra: più (p)artigiani della bellezza di così!
Una cosa in particolare mi porto appresso: l'ascolto attento della parola. Con la perdita della tradizione del cunto che per anni è stata relegata a cosa vecchia, abbiamo perso tanto: non solo in termini di memoria e di cultura, ma anche nell'abitudine all'ascolto. Che è una cosa importantissima e a cui ci si forma sin dalla culla. Sarebbe bello realizzare un progetto sul cunto per i bambini a scuola, proprio come attività di ascolto partecipato... chissà!
Perdonatemi, ma questa bellissima esperienza non so raccontarla meglio!!!
Vi lascio alle foto del luogo, che i volti delle persone li porterò con me sempre!
Etichette
2 giugno
25 aprile
8ptit11
Bruno Tognolini
Natale
Octavio Paz
Palermo
Tina Festa
World Poetry Day 2014
alberi
armonia
arte
arte postale
bambini
bellezza
cartoline
caviardage
colori
condividere
coraggio
creare
cut up poetry
e.e.cummings.
edizioni arcobaleno
esporsi
fare libretti
festival della poesia di strada
film
filo
flat lay journal
flatlay
gioia
giornata della memoria
giusti tra le nazioni
haiku
ispirazione
le mie felici idee
letture
libertà
luce
manifesto
mare
memoria
meraviglia
mistero
musica
narrare
nascere
pace
parole
pasqua
persone
petit onze
piccolo11
poesia
poesia di strada
poeti di strada
poetree
poetree2014
premio
primavera
quilling
scacchi
scegliere
scrivere
sculture effimere
scuola
social street
speranza
spirale
storie
talento
tecniche
toti scialoja
trilussa
undicipiccoliundici
viaggi
work in progress
worldszelda2013
martedì 18 luglio 2017
racconti nel vento
Etichette:
Beatrice Monroy,
bellezza,
comunicazione,
creare,
Giuseppe Pitré,
letteratura,
letture,
levanzo community fest,
mare,
memoria,
Mimmo Cuticchio,
narrare,
Palermo,
scrivere,
teatro,
vento
Iscriviti a:
Post (Atom)