domenica 11 maggio 2014

riuscire a vedere ciò che non si vede (più) 2/2




Palermo apre le porte è da vent'anni un importante appuntamento per conoscere meglio questa meraviglia un po' sbrindellata che è la mia città.

Oggi ho deciso di andare a visitare un luogo poco noto agli stessi palermitani: Danisinni. È a due passi dalla Cattedrale e da Palazzo dei Normanni, a due passi dalle Catacombe dei Cappuccini. Eppure se chiedete informazioni al palermitano medio vi guarderà in modo interrogativo.

L'appuntamento sul programma era per la messa alle 10.30 (trattabili) alla Parrocchia di S.Agnese.


Dopo la messa, molto allegra e partecipata, ho visitato la cripta della chiesa e la mostra con le notizie storiche, con la guida degli alunni dell'ICS Bonfiglio-Colozza.




Ecco qualche foto mia, scattata entrando da via Danisinni. 

un magnifico orto, oggi

la via Danisinni, con quello che oggi è l'orto qui sopra, i panni stesi ad asciugare e tante grotte sullo sfondo.
Il palazzo con le tre finestre in fondo a destra c'è ancora...

Basta entrare nel vicoletto della chiesa e sembra di stare in un altro luogo e in un altro tempo...

Lo stesso orto delle prime foto, visto dalla finestra della casa di fronte che ospita i locali della Parrocchia.
 Quello in fondo invece è il muro che divide Danisinni da via Cappuccini.
C'è anche uno spaventapasseri, che spicca con la sua maglia rossa tra le verdure.

Negli scorsi giorni ci sono state parecchie attività nel quartiere e nel cortile parrocchiale. Anche qui, come in molte parti della città, la Comunità precede il Comune (nel bene e nel male). Mi ha ricordato molto le comunidades brasiliane, il vero cuore delle città brasiliane. Abbandonati dal resto del mondo, ci si arrangia, tutti insieme. 

Angelo nel cortile della Chiesa
Un bel modo di vedere la vita :)

Poi finalmente sono riuscita a trovare Enzo Patti (ok, lo confesso, uno dei miei miti: ricordo di aver visto delle sue opere da ragazzina e poi ancora più grande e di essere rimasta incantata!) che stava per iniziare un tour insieme a una coppia di suoi amici architetti... mi sono aggiunta anche io, ed è stata una sorpresa bellissima!

Innanzitutto, il maestro Patti ci ha portato all'interno del giardino della scuola "Galante" (una cattedrale nel deserto, inutilizzata da quasi dieci anni...) dove lo scorso 9 maggio - data più che significativa - il Papireto è tornato a fare la sua apparizione...

la ri-sorgente del Papireto - inaugurata il 9/5/2014

"al centro del rione c'è una piazza e al centro della piazza un asilo
circondato da un piccolo giardino dove è stata fatta riemergere
una delle tante polle d’acqua che alimentano il Papireto,
il fiume che, sepolto in un canale sotterraneo nel XVI secolo dagli spagnoli,
scorre sotto alcune strade di palermo e sbocca alla Cala"

Poi abbiamo fatto un giro per la piazza e su per la salita "sopra la grotta."


Le originali panchine, realizzate dall'architetto Celauro che era con noi, e sistemate per intervento comunale.
Sarebbero fantastiche, se solo ci fosse l'ombra...

Salendo per la salita di via Sopra la Grotta, ruderi e fiori.
E tappeti tagliati a metà.

Un altro punto di vista... Sembra quasi di stare in un villaggio turistico sui generis all'interno della città.
Spesso gli abitanti si riuniscono la sera per grigliate e arrustute che coinvolgono tutti quanti. 

Salendo lungo la scalinata, sembra davvero di attraversare un varco spazio-temporale, una specie di quantum leap... Il caos ha un ordine, tra i ruderi (i bombardamenti? l'incuria plurisecolare?) emerge una bellezza nascosta, regalata in premio a chi si avventura a cercarla.

un roseto odoroso per la Santuzza
Una signora ci invita a visitare quello che tutti si fermano a fotografare: una colonna angolare all'interno del cortile della sua abitazione. Segno che il palazzo è antico... "Almeno cent'anni..." sottolinea con orgoglio un parente della signora. "Anche di più" conferma la nostra guida...


Perché con la Storia qui ho la sensazione che ci si faccia i conti tutti i giorni. La storia che cade a pezzi e quella che continua imperterrita a stare in piedi, nonostante tutto.
Le persone si fermano a parlare. Questi giorni in cui Danisinni apre le porte alla città sono importanti per tutti: gli stessi abitanti hanno avuto modo di scoprire pezzi della propria storia. Un signore ci diceva giustamente che qui sono abituati a vedere passare turisti che si fidano delle cartine, percorrono via Danisinni, arrivano in piazza e si perdono... perché i nomi delle strade non corrispondono più a quello che c'è nella realtà.



Proseguiamo la passeggiata sulla via del ritorno, ripercorrendo la scalinata. È bello sapere che ci sono sognatori che scommettono sui luoghi e le persone su cui pare non scommettere mai nessuno. Mi fermo a fotografare i miei compagni di cammino. Qui c'è tanto da fare. E tanto da farsi insegnare.


Tra le cose che mi sono persa nei giorni scorsi c'è stata la "Pinacoteca volante" degli allievi dell'Accademia di Belle Arti... 



Tra le foto, ho riletto la frase di ivan che mi piace tanto: 

"Chi getta semi al vento farà fiorire il cielo"

9 maggio 2014. aquiloni dipinti da allievi dell'accademia di Belle Arti di Palermo
alla inaugurazione della 
ri-sorgente del fiume Papireto, giardino di Danisinni (ph. Enzo Patti)

In questo video di Maria C.Fontana e Valentina Butera, realizzato con i ragazzi del progetto Sognando Danisinni, c'è un po' di passato, un po' di presente e un po' di futuro...



Così, ringraziando per le belle scoperte della mattinata, lascio anche io qualcosa di mio sull'albero di fronte all'orto che mi ha accolto all'ingresso. Tre cartoncini di poetree con le poesie realizzate con il cut-up. Sperando di non essere troppo invadente.



Sarà un arrivederci.

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