giovedì 5 dicembre 2013

Wonder - come un prodigio


Quest'estate ho incontrato un libro meraviglioso.
No, prodigioso.
Il suo titolo è infatti Wonder, che si può tradurre con "meraviglia", "cosa mirabile", "prodigio".
Il riferimento è a "Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio" (Sal 138, 14) e di indizi se ne trovano tanti. 
Auggie, il protagonista del libro, è un normalissimo ragazzo di undici anni, non fosse che per una malattia difficile persino da pronunciare, la sua faccia abbia qualche problema.
Ma se vi aspettate una storia strappalacrime o piena di rabbia, avete sbagliato libro. Il primo anno di scuola media di Auggie viene raccontato da lui stesso, dai suoi amici e dai suoi familiari in una maniera così leggera e umana che chiunque di noi si può identificare in tutti loro. 
Da sempre sono convinta che a questo servono i libri: farci incontrare l'altro, dandoci la possibilità di vivere la vita nei suoi panni, anzi nei suoi mocassini, come dicono i nativi americani.

Wonder però non solo è un libro meraviglioso da leggere: è un progetto grafico e multimediale davvero fantastico. A partire dalla copertina (morbida al tatto e molto particolare nella grafica) continuando con la playing list e il sito (qui il blog). 
Tra le canzoni più belle, quella di Natalie Merchant che ha lo stesso titolo del libro:



Insomma, mi sembra che R.J.Palacio faccia parte a pieno titolo dei partigiani della bellezza e quindi la arruoliamo qui!

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